LA SOLANINA



PER LA CONSULENZA SPECIALISTICA (DR. MED. P. L. SIMARI) SULLE TRANSIZIONI ALIMENTARI, INTOLLERANZE, DISTURBI PSICOSOMATICI, CORSI SULL'ALIMENTAZIONE E SULLA CUCINA VEGAN E VEGANCRUDISTA, CLICCA QUI


LA SOLANINA

La solanina è un glicoalcaloide tossico presente nelle solanacee ed in particolare in PATATE POMODORI e MELANZANE.
L'ingestione di elevate quantità di solanina provoca alterazioni nervose (sonnolenza), emolisi ed irritazione della mucosa gastrica. Se assunta in dosi particolarmente elevate può addirittura risultare mortale.

Nelle patate la solanina si concentra soprattutto nelle foglie e nei fusti. Normalmente assente nei tuberi, inizia a formarsi non appena vengono esposti alla luce solare. Questo alcaloide rappresenta infatti un sistema di difesa della pianta di fronte alle avversità ambientali

La sua presenza è facilmente identificabile dall'aspetto della patata:

-nelle patate raccolte immature (vedi patate novelle);
-nelle patate che presentano una colorazione verde per effetto dell’esposizione alla luce solare o al freddo (attenti alle modalità di conservazione);
-nelle patate germogliate
-sapore  amarognolo
-in quelle surmature, cioè raggrinzite e appassite;
-nelle patate danneggiate dai fitofagi o aggredite dalle muffe.


In sostanza dovremmo mangiare solo patate raccolte a completa maturazione da non più di 5 mesi e conservate al fresco e al buio.
Ma se necessario,nonostante modeste concentrazioni di solanina non diano alcun problema di tossicità, è buona regola asportare le parti verdi od utilizzare la mano pesante durante la sbucciatura (l'alcaloide si concentra nelle porzioni superficiali). La cottura dell'alimento riduce sensibilmente la concentrazione del glicoalcaloide nella patata, tuttavia quando il tubero presenta diversi getti ed un aspetto deteriorato è meglio evitare il suo consumo.

Nei pomodori e nelle melanzane il contenuto in solanina è inversamente proporzionale al grado di maturazione. Mano a mano che il pomodoro acquista colore e la melanzana raggiunge le giuste dimensioni, la concentrazione di solanina diminuisce sempre più. Anche in questo caso la cottura contribuisce ad inattivare eventuali residui dell'alcaloide; lo stesso risultato si ottiene con la tecnica di salatura 


PER LA CONSULENZA SPECIALISTICA (DR. MED. P. L. SIMARI) SULLE TRANSIZIONI ALIMENTARI, INTOLLERANZE, DISTURBI PSICOSOMATICI, CORSI SULL'ALIMENTAZIONE E SULLA CUCINA VEGAN E VEGANCRUDISTA, CLICCA QUI